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Claudio Santori
Protagonista da oltre un trentennio della vita culturale aretina, Claudio Santori è stato fra i fondatori della «Società Storica Aretina» nonché rifondatore e primo presidente della «Società Filarmonica Guido Monaco». È Segretario della Classe di Lettere dell’«Accademia Petrarca», Presidente della Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti nonché Direttore responsabile del Bollettino del sodalizio e socio fondatore dell’«Università dell’ Età Libera» nel cui ambito dirige il percorso a carattere estetico e il giornale informativo. È stato per un decennio Direttore Artistico del Comune di S. Giovanni Valdarno ed è Direttore responsabile e redazionale di “Setticlavio”, rivista dell’ Accademia Musicale Valdarnese. Nel 1984 è stato fondatore del «Liceo Musicale» di Arezzo dove ha tenuto fino al 1991 il coordinamento e la cattedra di Storia ed Estetica della Musica. È critico musicale de La Nazione di Arezzo e socio della Società Italiana di Musicologia. Ha collaborato con la cattedra di Storia della Musica dell’Università di Siena, dietro invito di Fiamma Nicolodi. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni (fra cui si segnalano le monografie su Giacomo Meyerbeer, Cosimo Burali-Forti, Orazio Tigrini e A. Benedetti Michelangeli) e numerose composizioni musicali per vari organici, tutte eseguite pubblicamente; la Canzon da Sonare per flauto e pianoforte è stata pubblicata dalla Carisch ed incisa su disco Eterson dal flautista Giovanni Gatti e dalla pianista Heliane Deregis; il Nomo pitico, per oboe e corno inglese è stato eseguito con pieno successo al Festival Mondiale delle Doppie Ance di Phoenix (Arizona).
È stato nominato nel 2011 Direttore di “Polifonie”, rivista della “Fondazione Guido d’Arezzo” dove aveva pubblicato nel 2004 il saggio “Le cadenze rapite”.
Per il teatro ha pubblicato due atti unici (La Congiura di Catilina e La scelta di Unamuno) e fatto rappresentare la sua traduzione delle Trachinie di Sofocle (Arezzo, Teatro Petrarca; regia di A. Bandecchi). Un suo carme in esametri è stato premiato con il Catullus Argentatus al Concorso di Poesia Latina dell’«Accademia Catulliana» di Verona. Per l’opera in vernacolo Eptamerone chianaiolo (Calosci, 2002) ha ricevuto nel 2004 il «Premio Tagete».
Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana, nel 2008 è stato creato da N. Sarkozy Chévalier dans l’ordre des Palmes Académiques. Ha ricevuto nel 2011 il XXXVI Premio d’onore Casentino per la saggistica e la critica musicale.
Già docente di lettere latine e greche, attualmente a riposo, è stato fino al 31 agosto 2010 Preside del Liceo Scientifico «F. Redi» di Arezzo.
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